Compagnia teatrale "Vuoti di memoria": Mariella Basile

21/04/07

Mariella Basile

Bene mio e core mio
Le bugie con le gambe lunghe
Così è (se vi pare)
Il berretto a sonagli

Questi fantasmi! (ed. 2001)

"Costruire un sottotesto è il lavoro più importante dell'attore:
con questo egli diventa autore: autore del sottotesto"
K. S. Stanislavskij

Viene subito organizzato un Laboratorio teatrale al quale partecipano molti ed entusiasti aspiranti attori, tutti poco più che ventenni. Al termine dello stesso, una esibizione-saggio dal sapore di sfida: "Ed ora... ci proviamo noi!" - su testi di Cechov, Courteline, Eduardo De Filippo, Gogol, Jonesco e Osborne - metterà in evidenza alcuni elementi che resteranno a lungo nell'organico della Compagnia. Qui sotto la locandina dello spettacolo. [è possibile ingrandire solo le immagini riportate sulla colonna di sinistra]

Partendo dal presupposto di non saper leggere né parlare un corretto italiano, si avvia un corso di dizione e lettura col supporto delle linee base del metodo Stanislavsky, volto a creare negli allievi l’abitudine a cercare in se stessi le spinte emotive richieste dal copione e dal regista.

Nell'inverno 1996-97, tra mille difficoltà, si riesce nella pretenziosa messa in scena del "Pigmalione” di G.B. Shaw che, in sei serate, riscuote una eccellente risposta di pubblico.

Qui sotto la locandina e la protagonista nel ruolo di Liza Doolittle.

La Compagnia comincia ad avvalersi della fattiva e preziosa collaborazione di elementi che danno spessore al gruppo sia sotto il profilo organizzativo che – e soprattutto – per una felice e fantasiosa manualità sartoriale che li spingerà subito a ricche esibizioni "in costume" e - poco dopo - extra moenia.

Il primo passo viene mosso esibendo, nel 2003, una fedele ed interessante rappresentazione dell'ostico "Processo a Gesù” di Diego Fabbri, che verrà, due anni dopo - a grande richiesta - messo nuovamente in scena nel teatro della Parrocchia di San Cleto ed ancora al San Giovanni Crisostomo. Proponiamo la locandina seguita da alcune foto dei personaggi e dei drammatici momenti del processo.

Siamo nel 2003 ed è la volta del classico di Gogol “L’ispettore generale”. Quest'opera vede il battesimo dei "Vuoti di memoria" fuori dalle mura del proprio teatro e l'impatto con un pubblico anonimo e meno incline al facile entusiasmo. Gogol viene, così, portato al Teatro della Forma ed al Teatro 33, aggiungendo al curriculum della Compagnia l'esperienza di un paio di serate il cui incasso viene devoluto in beneficenza. Proponiamo la locandina e una foto delle pettegole del paese.

Il capocomico annusa il momento buono per fare un "saltello" di qualità.
Pur non avendo mai affrontato, se non a livello di superficiale curiosità, opere di Shakespeare, decide di iniziare lo studio e la realizzazione del “Sogno di una notte di mezza estate”.
Le rappresentazioni sia nel nostro teatro SGC, sia al Teatro Capo Croce di Frascati, sono dei piccoli gioielli di fantasia che inducono i più sognatori alla iscrizione dell'opera al 3° Premio Fiorucci, messo in palio dalla Rassegna Teatrale FITA Santa Barbara. Qui i “Vuoti” si confrontano con altre sei compagnie abituate a simili cimenti e... fanno il “pieno” di riconoscimenti:

Migliore Spettacolo in assoluto
Migliore Regia
Migliore Scenografia
Migliore Attore Caratterista
Citazione della Giuria
(Carlo Gentiloni, nel ruolo di "Puck")

Tripudio generale mitigato da un'unica ombra: anche i bellissimi e studiati costumi meritavano di essere premiati; ma non si può ottenere tutto e dispiace, sinceramente, per la costumista, Marussia Neri.
Qui di seguito possiamo vedere la locandina...

Tanti riconoscimenti favoriscono voli pindarici che fanno dimenticare gli evidenti limiti dilettantistici del gruppo: la mancanza di regole disciplinari chiare e codificate comincia a creare malumori che consigliano alcuni validi e storici collaboratori a lasciare la Compagnia.

Sulla spinta di questa dolorosa diaspora ed alla ricerca di una propria autonoma identità, i "Vuoti" si rimboccano le maniche e - decisi a ripartire col piede giusto - si costituiscono in Associazione teatrale.

Ma i "Vuoti" dimostrano subito che non era il varo dell'Associazione il collante di cui c'era bisogno: la concretezza dei risultati e l'elasticità dei rapporti continuano ad essere l'amalgama del gruppo, la molla che spinge preziosi elementi ad entrare in Compagnia: primo fra tutti Pino Capodagli, un autentico “Leonardo da Vinci” che arricchisce della sua fantasiosa esperienza le nostre scenografie.

La rifondazione

Il parco attori mostra, però, di non gradire l'auspicato salto di qualità verso un teatro di maggiore spessore. Il richiamo di testi leggeri accompagnati dalla facile risata del pubblico è la scusa dietro cui si nasconde il lecito - anche se irriconoscente - anelito all'indipendenza scenica. Dal malcontento alla fronda il passo è brevissimo e si fa presto a mettere in crisi un apparato amatoriale.
Qualche copione viene bocciato, alcune scelte e gerarchie messe in discussione; si perde tempo prezioso che indurrà i "Vuoti" a saltare la sessione autunnale di rappresentazioni.

Buttare il bambino assieme all'acqua sporca è l'estrema tentazione che viene presa in considerazione. Per fortuna alcuni elementi, meno inclini a moti indipendentisti, rimangono aggrappati al relitto e su di essi si decide di fare affidamento per riprendere il cammino.

Siamo pochissimi e serve gente nuova, motivata, vergine, umile, bisognosa di una guida per intraprendere il gioco del teatro. Viene organizzato l'ennesimo e spero ultimo laboratorio teatrale.
Inutile dilungarci sullo stesso. Basta dire che si torna a recitare con soddisfazione, successo ed una accresciuta organizzazione interna.

"Assassino per forza" non è frutto di una "scelta" artistica, ma la risultante delle necessità dettate da un cast neonato e dai connotati tutti da studiare.
L'impegno, la dedizione ed il profilo umani sono ottimi e la pianta si svilupperà senza dubbio più bella e robusta che pria!

Qui sotto potete osservare la bella locandina, mentre per le foto degli attori vi rimandiamo alla parte sinistra del blog.

Compagnia teatrale "Vuoti di memoria"

21/04/07

Mariella Basile

Archivio blog

All'interno troverete:

Ed ora... ci proviamo noi! - 1996 -

Pigmalione -1997-

Bene mio e core mio -1997-

Le bugie con le gambe lunghe -1998-

Così è (se vi pare) -1999-

La signorina Papillon -2000-

Il Tempo e la famiglia Conway 2001-

Questi fantasmi! -2001-

Il berretto a sonagli -2002-

Processo a Gesù -2003-

L'Ispettore generale -2003-

Sogno di una notte di mezza estate -2004-

Premiata Pasticceria Bellavista -2005-

Tre sull'altalena -2006-

Filumena Marturano -2006-

Il senatore Fox -2007-

L'importanza di chiamarsi Ernest -2007-

Questi fantasmi! -2008-

La rifondazione

Assassino per forza -2009-